Inflazione fa rima con pianificazione

Che cosa è?

L’inflazione è l’aumento graduale del livello medio generale dei prezzi, o anche la diminuzione graduale del potere di acquisto del denaro.

Nei propri investimenti è importante essere consapevoli sulle reali aspettative di rendimento.

Quant’è un rendimento interessante? Un ipotetico guadagno del 3% relativamente è meglio rispetto a un 2%, ma in senso assoluto non è così.

Come mai? Cerco di fare chiarezza con un esempio tenendo conto che un segno positivo non è sempre sintomo di guadagno.

Se qualche tempo fa avevamo 100.000€ e oggi abbiamo 200.000€ possiamo dire di aver guadagnato?

In effetti abbiamo raddoppiato la cifra. Ma se ieri con 100.000€ acquistavamo un piccolo immobile e oggi che ne abbiamo 200.000€ il prezzo dell’immobile è 300.000€ non possiamo più comprarlo.

Quindi possiamo dire di aver guadagnato? No, ebbene, prima pensavamo di aver guadagnato e adesso no. Spesso abbiamo delle convinzioni che non sono corrette e nei nostri investimenti dobbiamo ragionare in termini reali tenendo conto di un fattore molto importante: il potere d’acquisto, più comunemente conosciuto con il termine inflazione.

Quindi in pratica dobbiamo sapere sempre cosa riusciamo a comprare con i soldi che abbiamo. Se ieri avevamo un certo potere d’acquisto e oggi non ce l’abbiamo più, abbiamo perso, se ieri avevamo un certo potere d’acquisto e oggi abbiamo lo stesso livello, abbiamo mantenuto e se ieri avevamo un certo potere d’acquisto e oggi con la stessa cifra rivalutata riusciamo ad averlo superiore possiamo dire di aver guadagnato.

Tutto questo ha a che fare con l’inflazione che toglie potere d’acquisto al denaro come se fosse una “grattugia” che girando intorno al denaro gratta il potere d’acquisto facendolo diminuire. Tieni presente che l’Inflazione media del Italia nel 2018 era di 1,01 % (https://it.inflation.eu/tassi-di-inflazione/italia/inflazione-storica/cpi-inflazione-italia-2018.aspx), quindi nei nostri investimenti dobbiamo sempre confrontare la rivalutazione del nostro capitale con il potere d’acquisto. Quindi, se guadagniamo poco e sempre è un’ottima cosa perché abbiamo una rivalutazione positiva rispetto all’inflazione.

In questo periodo con i tassi molto bassi dobbiamo stare attenti, spesso vengono rimembrati gli anni 80 quando i rendimenti venivano promessi tra il 10 e il 15% con uno scenario differente da quello attuale. In quei periodi l’inflazione ha raggiunto anche il 20% e si sono verificati dei momenti nei quali si credeva di guadagnare realmente, ma in realtà non era proprio così.

Per esempio, se oggi percepiamo 2,01% con l’inflazione al 1,01% possiamo dire di guadagnare 1%, se ieri percepivamo 10% con l’inflazione al 15% avevamo perso il 5. Quindi bisogna stare attenti a questi valori.

Una curiosa regolina che può aiutarci a capire in quanto tempo si apprezzerà o svaluterà il nostro capitale è quella del  72. Semplicemente facendo 72 diviso il tasso d’inflazione.

Esempi

inflazione al 2%

72/2 = 36   36 è il numero degli anni in cui si dimezza il nostro potere d’acquisto

inflazione al 4%

72/4=18   con l’inflazione al 4% in 18 anni il potere d’acquisto del capitale si dimezza

Come dicevo, vale anche in positivo. Se inserisco un tasso d’interesse mi dice in quanto tempo raddoppio la cifra, per cui se avessi un tasso d’interesse al 6%

72/6 =12     10 diventano 20 in 12 anni…

Naturalmente il rendimento non può essere visto da solo, ma deve essere confrontato con l’inflazione.

L’obiettivo principe di una gestione efficiente dei propri soldi è battere l’inflazione, per mantenerne il potere d’acquisto e il modo migliore per proteggere il tuo denaro è fare un’adeguata pianificazione finanziaria patrimoniale

Mi raccomando, non lasciare che sia l’inflazione a decidere per te.

Prendi il controllo del tuo denaro facendoti supportare da un Professionista che ti aiuta nel tuo percorso.

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