Banche solide e affidabili: secondo quali criteri?

Come si può capire se una banca è affidabile o meno?

Non c’è bisogno che mi soffermi sul fatto che i tempi non sono più quelli di qualche anno fa, nei quali, bene o male un istituto poteva essere più valido di un altro ma tendenzialmente non venivano minati i risparmi delle persone. Oggi non è più così, come ci dimostrano i casi di crisi di alcuni istituti bancari che hanno visto anche risparmiatori intervenire direttamente con i propri risparmi per sanare i bilanci delle banche in difficoltà. Sicuramente è opportuno da risparmiatori essere più attenti.

Come fare?

Ti suggerisco di informarti sul CET1 della tua banca (indice di solidità), piuttosto che sul livello di sofferenze e la quantità di crediti deteriorati che l’istituto ha in bilancio tenendo in considerazione tutti quei prestiti che hanno concesso ma che i debitori non riescono a ripagare. Questi sono dati che ti aiutano già a capire la solidità dell’istituto di credito, ma oltre a questo è importante valutare anche il servizio che ti viene offerto.

Per questo motivo è importante che le banche di oggi siano:

  • multicanali per offrire maggior canali alternativi ai propri Clienti,
  • digitali per diminuire la burocrazia,
  • organizzate con Professionisti per una mirata consulenza.

Un altro aspetto importante è riferito alle attenzioni che ti riserva.

Ti parlo di attenzioni attive, perché è facile rispondere o muoversi quando si è sollecitati. Credo che quando un Cliente apre una posizione con un istituto bancario ha già dimostrato la sua parte di fiducia ed è compito della banca a questo punto meritarsela e comportarsi di conseguenza.

L’attenzione attiva va dalla semplice chiamata il giorno del tuo compleanno per farti gli auguri, passando dal ricordarsi di te ogni inizio anno regalandoti un’agenda personalizzata a seconda delle tue esigenze, finendo per invitarti periodicamente e farti partecipare ad eventi ludici e informativi per garantirti un aggiornamento costante.

L’attenzione attiva si misura in quante volte incontri annualmente il tuo consulente bancario di riferimento e quante volte ti chiede dei tuoi interessi, dei tuoi obiettivi e ti ascolta senza dover ad ogni incontro proporti un investimento.

Il buon consulente bancario è colui che s’informa sulla mappatura tua e della tua famiglia, conosce la tua professione, il tuo stato sociale, i tuoi interessi e i tuoi obiettivi di vita per aiutarti e supportarti nelle scelte per tutelare e dare più sicurezza al tuo patrimonio attuale e futuro.

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